Le aziende belle esistono, andiamo a cercarle?
Non fossilizzare la tua visione del mondo :)
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📚Lezioni che ho imparato
Un altro episodio della nostra rubrica, sempre lo stesso meccanismo: chiederemo ad alcuni top manager italiani sempre la stessa domanda:
Quali sono i tre consigli di carriera che avresti voluto ricevere da sbarbato?
L’ospite di oggi è Daniele Terzi, Daniele ha oltre 10 anni di esperienza nella gestione di progetti IT e digital, ha lavorato per brand del lusso come Bulgari, Versace e Liu Jo, concentrandosi su soluzioni tecnologiche innovative in ambiti come IoT, digital e logistica. Certificato PMP, è anche coach di Project Management e docente presso Learnn, dove insegna tecniche di gestione dei progetti.
Ed ora, lasciamo la parola a Daniele:
In quindici anni di carriera ho sperimentato tante realtà e ho formato le mie competenze con un percorso che definirei “non lineare”.
I miei 3 consigli sono frutto degli errori e del tempo spesi in questi 15 anni.
Penso di avere fatto molte scelte giuste. Ma le ho fatte tardi e spesso in modo altalenante. Proprio perché nei primi anni di lavoro nessuno mi ha dato delle indicazioni. E ho dovuto sperimentare.
Con questi consigli mi rivolgo a chi si trova all’inizio della propria carriera o a chi ha già esperienza e si trova a fare il punto della situazione.
Spero possano essere utili per chi sta cercando una direzione e per stimolare una riflessione :)
1. Coltiva tuoi progetti e in prima persona.
Poco più che ventenne ho realizzato un e-commerce partendo da zero e mi sono occupato di tutto: programmazione web, logistica, marketing.
Quegli anni mi hanno insegnato molto di più di tanti anni da dipendente.
Il mio consiglio è di non rimanere vincolati al percorso classico dello studio + lavoro da dipendente. Per poi finire invischiati in quel lavoro.
Sarà proprio quella attività fuori dagli schemi che permetterà di avere e dare valore aggiunto.
Potrai poi spendertela sul mercato del lavoro come è successo a me. Ma avrà tanti altri benefici.
Nuovi contatti, conoscere persone stimolanti, imparare a risolvere i problemi tu in prima persona, aprirti la mente su nuovi temi.
Il progetto non deve necessariamente essere un progetto di business. Potrebbe essere una associazione, un bando a cui partecipi, fare docenza su argomenti di cui sei competente.
E ricorda di non abbandonare questo approccio anche quando la vita andrà avanti e avrai sempre meno tempo.
Ancora oggi per me è fondamentale coltivare i miei progetti . Sono un professionista migliore in azienda e con del valore aggiunto anche grazie ai progetti che continuo a coltivare.
2. In Italia le realtà belle esistono.
Se la realtà in cui lavori è mediocre, questo non è vero per tutte le aziende.
Ho iniziato a lavorare in una piccola azienda. Il capo padre-padrone, i processi antiquati.
Era un posto sicuro, ma tutti mi dicevano di rimanere. Li avessi ascoltati forse sarei ancora li. Sicuramente poco soddisfatto e stimolato.
Quello che ci capita, soprattutto all’inizio della carriera, è di considerare la realtà che viviamo come rappresentativa di tutto il mondo del lavoro.
Nota di Manuel: ovviamente quello che ci dice Daniele è il “Confirmation Bias”- DA EVITARE, ne abbiamo parlato con Sara in questo episodio:
Ci convinciamo che le aziende siano tutte così. Mediocri ma alla fine sicure.
Invece le aziende belle esistono, ma bisogna andarle a cercare.
Con belle intendo con una profonda cultura del lavoro, con un ambiente stimolante, con dei manager visionari e competenti. Eccellenze non solo in Italia ma a livello internazionale.
Queste aziende esistono in Italia, ma se ne parla troppo poco.
Il mio consiglio quindi è di entrare in contatto con più realtà, non fermarsi alle prime che si trovano.
A me è capitato di conoscerne tante grazie ad un Master un po’ fuori dagli schemi (si chiama Muster, dell’Associazione Fior di Risorse) e che in 3 anni mi ha fatto conoscere decine e decine di imprese.
Perché il contesto in cui lavoriamo è fondamentale per ciò che siamo e per ciò che saremo come professionisti. Ci influenza profondamente.
Quindi se hai la possibilità non fermarti al lavoro che trovi subito. Perché il contesto in cui lavoriamo è fondamentale per ciò che siamo e per ciò che saremo come professionisti. Ci influenza profondamente.
Soprattutto nei primi anni di lavoro che sono i più importanti nella costruzione del perimetro delle nostre competenze.
3. Studio e definizione di se stessi.
So che il tema della formazione è un tema abusato nel mondo del lavoro. Su Linkedin non si contano gli articoli in merito.
Parto da un presupposto laterale rispetto alla visione comune:
come esseri umani siamo persone e professionisti con più sfaccettature. E lo studio diventa uno degli strumenti per aiutarci a non fossilizzare la nostra visione di noi stessi. Ci aiuta a nutrire la nostra natura poliedrica.
In questi giorni ho letto una intervista dove Elon Musk si definisce un umanista oltreché essere un appassionato di Rinascimento italiano. Da una persona come lui non mi sarei mai aspettato una visione di se del genere. Mi aspettavo una visiona da ingegnere super tecnico, fatta di zeri e uno.
Nel mio piccolo ho avuto tante conferme di questa poliedricità umana: programmatori che scrivevano romanzi o medici appassionati di coltivazione biodinamica.
E’ fondamentale mantenere questa apertura verso la definizione di chi siamo. E questa apertura non può essere nutrita se non con lo studio.
ALT! Se sei arrivato a leggere fino a qui, ti ringrazio di cuore.
Ho un’idea (si, un altra) che mi frulla in testa: creare qualche maglietta/felpa o cappellino con il logo della newsletter o con qualche frase celebre dei nostri ospiti (es. "Ti devi fare il culo" cit. Dennis Tonon, immagina questo stile :), oppure con un semplice logo, ci mettiamo una scrittina cosi).
Ti piacerebbe come proposta? Mi daresti una mano solo per capire se potrebbe interessarti?
Ti lascio il form a questo link. GRAZIE!
Quindi anche se lavori in un settore molto specifico, magari molto tecnico, non smettere di formarti. Di studiare cose diverse da quello che fai. Non necessariamente l’ennesimo corso sull’intelligenza artificiale. Ma anche argomenti che possono sembrare stupendamente inutili.
Serve a rompere l’etichetta che ci viene appiccicata dal mondo del lavoro e che ci incasella in un ruolo rigido e semplicistico.
Manteniamo questa visione, questa continua ricerca e studio che diventa il nutrimento di ciò che sei come persona e di conseguenza come professionista.
P.S. Daniele sta lanciando un nuovo progetto dedicato ai Project Manager Digital e IT weareprojectmanager.com, fatevi avanti, c’è sempre da imparare :)
Altri spunti? Guarda qui sotto!
Cheers 🫡
👀Se vuoi di più
E’ USCITO il nuovo libro di Harari, ovviamente un must read :)
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Manuel